Aggiornato il 24 Gennaio, 2023 da Orazio Continuato
L’utilizzo di insetti come alimento non è una novità. Secondo la fao, oltre 2 miliardi di persone consumano regolarmente insetti edibili nel mondo. Il consumo di questi alimenti, intesi come parte integrante della cultura e delle abitudini culinarie, è particolarmente diffusa da sempre in paesi quali il sud america, africa e asia.
Gli insetti sono ricchi di proteine, vitamine e minerali, e sono considerati un’alternativa sostenibile alla carne. Essi possono essere consumati sia crudi che cotti, in forma di farina o come ingrediente in piatti tradizionali.
Gli insetti edibili più comunemente consumati includono grilli, locuste, cimici, vermi, larve e api. Essi possono essere facilmente reperiti nei mercati locali, o possono essere coltivati in modo sostenibile.
Gli insetti hanno un basso impatto ambientale, poiché richiedono meno acqua, terra e cibo rispetto alla produzione di carne. Inoltre, sono una fonte di proteine altamente efficiente, poiché necessitano di meno risorse per produrre la stessa quantità di proteine rispetto alla carne.
Gli insetti possono essere cucinati in molti modi diversi. Ad esempio, possono essere fritti, arrostiti, saltati o aggiunti a zuppe, insalate o altri piatti. Possono anche essere trasformati in farina e aggiunti a pane, pasta o altri alimenti.
Il consumo di insetti edibili può essere un’ottima alternativa alla carne, sia dal punto di vista nutrizionale che ambientale. Con l’aumento della popolazione mondiale, l’utilizzo di insetti come alimento potrebbe essere una soluzione sostenibile per soddisfare le esigenze alimentari in futuro.