AI
Ci sono voluti quasi 70 anni per passare dai laboratori universitari al primo chatbot pubblico, ma solo 70 giorni perché l’AI diventasse parte della nostra quotidianità.
Fino a pochi anni fa, l’intelligenza artificiale sembrava qualcosa da laboratorio: un concetto tecnico, complesso, confinato nei centri di ricerca e nei film di fantascienza. Oggi invece è un compagno silenzioso, sempre più presente nelle nostre giornate. Scrive con noi, ci suggerisce idee, corregge errori, organizza appuntamenti, crea immagini, traduce pensieri.
Novembre 2022: ChatGPT porta il linguaggio naturale — e quindi il dialogo — al centro dell’esperienza con l’AI.
Da quel momento, l’intelligenza artificiale non è più sembrata un algoritmo, ma un interlocutore.
E in meno di due anni, l’abbiamo accolta senza esitazione: nelle aziende, nelle scuole, nei progetti creativi, persino nelle conversazioni più intime.
Non è una rivoluzione rumorosa: è una rivoluzione interiore.